Sono 10 le professioni dichiarate introvabili nel
2014, si, nonostante la crisi, sono disponibili circa 8500
posti di lavoro è questo quanto emerge da uno studio condotto
dalla CGIA Associazione Artigiani Piccole Imprese di Mestre.
Secondo lo studio le aziende non riescono a trovare candidati
nelle seguenti 10 professioni ecco la classifica fatta
1. Analisti e progettisti di software;
2. Tecnici
programmatori;
3. Ingegneri energetici e meccanici;
4. Tecnici
della sicurezza sul lavoro;
5. Tecnici esperti in applicazioni
informatiche;
6. Attrezzisti di macchine utensili;
7.
Professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche;
8.
Acconciatori;
9. Installatori e riparatori di apparati elettrici
ed elettromeccanici;
10. Professioni sanitarie riabilitative.
IL gap tra domanda e offerta di lavoro dipende da
diversi attori messi quali ad esempio una preparazione non
sufficiente dei giovani che si avvicinano alle professioni
tecnologiche e ad alta specializzazione, le evoluzioni del mercato
del lavoro stesso, che ha visto di fatto cambiare anche la
geografia e la graduatoria dei lavoratori più difficili da reperire,
a questo va aggiunto anche un altro problema che potrebbe
riguardare molte aziende che usano ancora “metodi di ricerca del
personale del tutto inadeguati, basati sui cosiddetti canali
informali, come il passaparola o le conoscenze personali che non
consentono di effettuare una selezione efficace”, come ha
sottolineato il segretario della CGIA di Mestre aggiungendo,
inoltre, un altro aspetto non meno importante che “nei
settori dove è richiesta una elevata specializzazione, le condizioni
offerte dagli imprenditori, come la stabilità del posto di lavoro,
la retribuzione e le prospettive di carriera non sempre corrispondono
alle aspettative dei candidati”.
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