google.com, pub-9757985703105507, DIRECT, f08c47fec0942fa0 illavorochefaXMe:  Le professioni creative che saranno più richieste nei prossimi 5 anni secondo lo studio realizzato dallo IED

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martedì 10 dicembre 2013

 Le professioni creative che saranno più richieste nei prossimi 5 anni secondo lo studio realizzato dallo IED


Lo IED istituto europeo del Design della Moda della Comunicazione  Visiva  e del Management con  uno studio  condotto  ha messo in  evidenza  che i lavori creativi    sono tra i lavori  ricercati  in netta controtendenza  rispetto alla crisi la situazione occupazionale di questi profili professionali, dopo aver già trattato   delle professioni creative 5 per  l’esatttezza più richieste sul mercato del lavoro negli ultimi 5 anni andiamo a  vedere sempre secondo lo studio realizzato dallo IED
Le 6 professioni creative del futuro, quelle cioè che  saranno più richieste e più in voga nei prossimi 5 anni quali sono:

Digital Media Manager

Social Network, Viral Marketing, Brand Reputation, Gamification, Realtà Aumentata: ogni giorno la rete  con le continue evoluzioni della comunicazione modella  incessantemente  un tessuto di canali e informazioni sempre più articolato, ricco di stimolanti opportunità professionali.
E’ necessario avere la capacità di intercettare nuove tendenze, saper manipolare nuove tecnologie ed i elaborare progetti complessi tutto questo rappresenta al giorno d’ oggi un know-how indispensabile per quanti  vogliono  orientare la propria ricerca di lavoro sia  in Italia e all’estero  nel mondo dei Digital Media.

 Interaction Designer

Questa figura professionale deve essere  in grado di utilizzare con destrezza tutti i mezzi e i linguaggi delle nuove tecnologie multimediali applicate ai diversi ambiti della comunicazione visiva contemporanea (web, app, multiscreen).
Il mondo della comunicazione è sempre più proiettato nel sistema della multimedialità, lo sviluppo costante delle tecnologie digitali unitamente alla compenetrazione di sseremedia diversi richiedono competenze e creatività differenti che l’interaction designer deve  saper  padroneggiare

Transmedia Producer

Il transmedia producer è un esperto di storytelling attivo nell’audiovisivo e nei new media in produzioni multiplatform rivolte all’intrattenimento, alla comunicazione e all’informazione.
In qualità di autore  progetta, scrive e trasforma idee creative in progetti editoriali che si inseriscono in  più mezzi di comunicazione simultaneamente.
Come Producer deve realizzare il proprio prodotto in formati condivisibili su più piattaforme (cinema, tv, web, mobile, book) promuoverlo su diversi device (app. social network, gaming).
Come director è il coordinatore del progetto editoriale  deve  conoscere i meccanismi basilari dell’industria cinematografica, televisiva e new media e deve attivarsi  per la ricerca di partnership rivolte al finanziamento del proprio progetto, con particolare attenzione verso le produzioni indipendenti e low budget.

Hospitality Designer / Manager

Le figure professionali in questione devono avere acquisito gli strumenti e le tecniche di Management necessari a “Disegnare concept, servizi e strategie” nel settore Ospitalità nel suo complesso ed essere in grado di fornire competenze per la costruzione strategica di un Brand e della sua comunicazione on site e on line, con particolare riguardo ai settori Hôtellerie, Restaurant, Catering.

Manager dell’Arte

L’Arts Manager deve operare in modo interdisciplinare nell’ambito della cultura per  candidarsi  a essere figura fondamentale nella vita di istituzioni pubbliche e private, con molteplici ambiti di applicazione professionale.
Costituisce una figura centrale per la vita delle istituzioni culturali, impegnata nella gestione di progetti artistici, capace di identificare contenuti innovativi, di strutturare un’articolata programmazione di eventi, di pianificare e sviluppare le attività di raccolta fondi e gestione delle risorse

Manager del Territorio

E’ un professionista capace di rilevare, gestire, rigenerare le qualità ambientali, culturali e imprenditoriali del luogo, definire strategie di sviluppo a basso impatto di consumo delle risorse, ma ad alto contenuto ambientale ed imprenditoriale.
La cultura, il paesaggio, l’arte, sono gli strumenti per fare sistema con un tessuto produttivo locale, per innestare uno sviluppo adeguato attraverso interventi che richiedono competenze e conoscenze specifiche, nel quadro di una  strategia comune costituita di  obiettivi chiari e condivisi.


 
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