Il doppiatore è una professione poco conosciuta del mondo del
cinema e della televisione è invece un lavoro importante e
interessante che richiede sensibilità, dedizione, di talento e
soprattutto un percorso formativo ad hoc.
Il doppiatore altro non è che un professionista che presta la sua
voce per film, cartoni animati, spot pubblicitari, per la voce fuori
campo dei documentari e persino per i videogiochi.
L’Itali è tra i paesi con piu professionisti in questo campo soprattutto grazie ad una lunga tradizione tra i
nomi sai può ricordare, come esempio, Claudio
Sorrentino, Luca Ward e Giancarlo Giannini.
Fare il doppiatore non
è un mestiere che si può improvvisare sono necessari non solo doti
caratteriali quali la sensibilità e la determinazione
servono inoltre altre caratteristiche in primis la
voce che deve essere gradevole o quantomeno particolare. La
voce costituisce una caratteristica da coltivare per valorizzare al
meglio il timbro, occorre avere dimestichezza con il microfono e
avere un’ottima dizione, quindi possedere la capacità di
pronunciare le parole in maniera corretta e senza inflessioni
dialettali; per questo è necessario seguire studi di dizione,
fonetica e recitazione.
Premesso che per diventare doppiatore non è necessario un titolo
di studio specifico, andrebbe bene una laurea in scienze dello
spettacolo o in lettere, o anche la frequenza di percorsi formativi
offerti da scuole di recitazione e di teatro che danno una
solida preparazione.
Le scuole principali si trovano a Roma,
centro del cinema e sede di cinecittà, e a Milano, è qui che c’è
la possibilità di specializzarsi per le fiction e le pubblicità. A
Milano, ad esempio, ci sono il Cta, la scuola dell’Adc e quella
della Dream&Dream e la scuola di Federico Danti, mentre a Roma
una delle scuole di Mario Brusa.
Rimane sempre importante la
formazione sul campo quindi frequentare il più possibile le sale
di doppiaggio per acquisire i trucchi del mestiere confrontandosi con
professionisti del settore doppiatori, ma anche traduttori, fonici,
assistenti e dialoghisti.
La partecipazione i casting e provini è un modo per auto promuoversi
e fare esperienza.
Per l’ingresso nel mondo del lavoro, un doppiatore, può fare
casting e provini oppure avendo il merito o la fortuna di cominciare a
lavorare tramite il direttore del corso che si è frequentato.
Come
succede anche per le altre professioni, l’inizio può essere
difficile, serve quindi pazienza e perseveranza le soddisfazioni,
personali ed economiche, non tarderanno ad arrivare.
I compensi del doppiatore variano a seconda della produzione
film, documentari, cartoni animato, soap, spot e così che
hanno tariffe diverse, in ogni caso è necessario aprire la
partita Iva.
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